Ecco il perchè del clima dell’estate 2014
Il clima, quest’anno, è stato davvero assurdo, lo si sa. Temperature autunnali, tantissimi giorni di pioggia, temporali, alluvioni e vento. Cosa è successo? Ecco il perchè del clima dell’estate 2014.
Quest’anno, in luglio, ci sono stati 21 giorni di pioggia. Secondo i meteorologi, la colpa è di “El Nino”, un riscaldamento anomalo delle acque che si manifesta ciclicamente ogni 5 o 7 anni, e che provoca degli squilibri rispetto alle normali condizioni atmosferiche.
El Nino causa il blocco della corrente di Humboldt, che , in condizioni normali, porta in superficie acque profonde e fresche, che tengono basse le temperature. La condizione attuale sta raggiungendo uno squilibrio simile a quanto avvenuto nel 1997 e 1998, e porterà delle ripercussioni pesanti sul clima di fine anno e del 2015, perchè l’aumento delle temperature oceaniche scatena eventi metereologici estremi.
Nel mondo succederanno fenomeni diversi.
Nel sud America ci sarà siccità, ma in Cile ed in Argentina ci saranno piogge torrenziali ed inondazioni. Sull’intero pacifico potrebbero apparire violenti uragani. Anche la fauna marittima si indebolirà, e la pesca sarà severamente compromessa.
Che colpe ha l’uomo in tutto questo?
Moltissime.
Dal 1950 l’uomo ha alterato profondamente il clima a causa di consumo incontrollato di risorse ed inquinamento.
Oceani ed atmosfera si sono riscaldati, i ghiacciai sono diminuiti, il gas serra è aumentato. Secondo gli studi, a questo ritmo, in 10 anni, la temperatura media della Terra aumenterà da 1 a 3,5 gradi, facendo tornare la terra al clima dell’epoca dei dinosauri.
Ho visto dei documentari che parlano di questo, e basta fare una ricerca in Google: “scioglimento antartide punto di non ritorno”.
Sui tempi ognuno stima i secoli che vuole, ma secondo me sono cose difficili da valutare perché nessuno sa con precisione che cosa si verifica nel futuro, uno dovrebbe indovinare:
– quanto cresce o diminuisce l’industrializzazione a livello mondiale
– se ci saranno altri traumi forti, come ad esempio Fukushima, o i buchi nell’ozono, petroliere che si rompono, foreste che si incendiano
– quanto deturperemo ancora i mari con pesca selvaggia e inquinamento lasciando pozze di meduse e fango (ci sono mari in queste condizioni)
– quanto useremo ancora gli idrocarburi, e l’industria petrolchimica (anche la plastica dei tasti del tuo computer è stata fatta in questo modo) e per quanto tempo…
eccetera…
Quindi potremo essere salvi, o anche no, non sappiamo se un fenomeno atmosferico creerà una catena di altri fenomeni, velocizzando la distruzione.